Museo Galileo
1 h
Da sapere su questa attività
L' Istituto e Museo di Storia della Scienza è erede di una tradizione di cinque secoli di raccolta scientifica, che ha le sue origini nella rilevante importanza che la famiglia de Medici e la famiglia dei Lorena davano agli scienziati e agli strumenti scientifici.
La collezione medicea di strumenti scientifici fu iniziata da Cosimo I (1519-1574), che li conservava nell'"armadio" di Palazzo Vecchio, oggi noto come la "sala delle carte geografiche". Con la fondazione dell'Accademia del Cimento (1657), inaugurata da Ferdinando II (1610-1670) e Leopoldo de Medici (1617-1675) con lo scopo di condurre un'indagine sperimentale sulla natura, la collezione è stata arricchita con nuovi strumenti progettati principalmente per la ricerca termometrica, barometrica e pneumatica. L'Accademia era situata all'interno di Palazzo Pitti dove tutti gli strumenti della collezione medicea furono successivamente spostati. Dopo il loro declino durante l'occupazione napoleonica (1799-1814), il museo e i suoi laboratori furono riorganizzati fino al ritorno al potere della famiglia dei Lorena. Dopo l'unificazione d'Italia, le collezioni furono distribuite in diversi dipartimenti universitari. Nel 1922, grazie ai promotori del Gruppo per la Conservazione del Patrimonio Scientifico Nazionale, le collezioni furono salvate dall'abbandono. Nel 1927, con tutto questo impegno, il Gruppo fondò l'Istituto di Storia delle Scienze, con l'obiettivo di "raccolta, catalogazione e ripristino" delle collezioni scientifiche. Nel 1929, l'istituto appena fondato, organizzò la Prima Esposizione Nazionale della Storia della Scienza di Firenze. Nel 1930, seguendo l'esempio di quest'esposizione, l'Università di Firenze aprì al pubblico l'esposizione permanente dell'Istituto di Storia della Scienza presso Palazzo Castellani. Include la collezione di strumenti dei Medici-Lorena. Dopo i danni provocati dai bombardamenti che distrussero i ponti del Lungarno alla fine della Seconda guerra mondiale (1944-45), un altro duro colpo per la collezione fu l'alluvione del 1966. Gli strumenti conservati nel seminterrato e al piano terra del Museo furono gravemente danneggiati. Grazie alla solidarietà internazionale e gli sforzi di Maria Luisa Righini Bonelli, allora direttrice del Museo, fu possibile realizzare un restauro di quegli strumenti in tempi brevi, riaprire le sale espositive al pubblico, e concentrarsi nuovamente sulla catalogazione e sulle attività di ricerca.
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La collezione medicea di strumenti scientifici fu iniziata da Cosimo I (1519-1574), che li conservava nell'"armadio" di Palazzo Vecchio, oggi noto come la "sala delle carte geografiche". Con la fondazione dell'Accademia del Cimento (1657), inaugurata da Ferdinando II (1610-1670) e Leopoldo de Medici (1617-1675) con lo scopo di condurre un'indagine sperimentale sulla natura, la collezione è stata arricchita con nuovi strumenti progettati principalmente per la ricerca termometrica, barometrica e pneumatica. L'Accademia era situata all'interno di Palazzo Pitti dove tutti gli strumenti della collezione medicea furono successivamente spostati. Dopo il loro declino durante l'occupazione napoleonica (1799-1814), il museo e i suoi laboratori furono riorganizzati fino al ritorno al potere della famiglia dei Lorena. Dopo l'unificazione d'Italia, le collezioni furono distribuite in diversi dipartimenti universitari. Nel 1922, grazie ai promotori del Gruppo per la Conservazione del Patrimonio Scientifico Nazionale, le collezioni furono salvate dall'abbandono. Nel 1927, con tutto questo impegno, il Gruppo fondò l'Istituto di Storia delle Scienze, con l'obiettivo di "raccolta, catalogazione e ripristino" delle collezioni scientifiche. Nel 1929, l'istituto appena fondato, organizzò la Prima Esposizione Nazionale della Storia della Scienza di Firenze. Nel 1930, seguendo l'esempio di quest'esposizione, l'Università di Firenze aprì al pubblico l'esposizione permanente dell'Istituto di Storia della Scienza presso Palazzo Castellani. Include la collezione di strumenti dei Medici-Lorena. Dopo i danni provocati dai bombardamenti che distrussero i ponti del Lungarno alla fine della Seconda guerra mondiale (1944-45), un altro duro colpo per la collezione fu l'alluvione del 1966. Gli strumenti conservati nel seminterrato e al piano terra del Museo furono gravemente danneggiati. Grazie alla solidarietà internazionale e gli sforzi di Maria Luisa Righini Bonelli, allora direttrice del Museo, fu possibile realizzare un restauro di quegli strumenti in tempi brevi, riaprire le sale espositive al pubblico, e concentrarsi nuovamente sulla catalogazione e sulle attività di ricerca.
Incluso
- Biglietto d'ingresso
- Garanzia di saltare le lunghe file
Non incluso
- Cibo e bevande
- Servizio di prelievo da e verso l'hotel
- Trasporto da/per punti di interesse
Extra
- Si riceverà la conferma entro 48 ore, a seconda della disponibilità
- Nota bene: ti verrà assegnato un preciso orario d'ingresso che dovrai rispettare per svolgere la tua visita. L'orario esatto della tua visita sarà durante l'orario di apertura e sarà indicato sul voucher emesso dal fornitore, entro un giorno lavorativo dalla tua richiesta di prenotazione
- Le prenotazioni per scuole/classi devono essere effettuate direttamente contattando il museo
- Accesso per i visitatori con disabilità: i visitatori con mobilità ridotta possono usufruire dell'ingresso del Lungarno Anna Maria de' Medici, dove possono richiedere assistenza se necessaria. Il museo è accessibile a tutti in ogni sua parte, non presenta barriere architettoniche.
- NOTA BENE: l'orario assegnato non è sempre quello da te richiesto; il museo assegna automaticamente l'orario disponibile più vicino (qualsiasi ora durante l'apertura) a quello da te indicato, per la stessa data se i biglietti non sono esauriti.
Funzioni
Culturale
60%
Turismo
55%
Sport
25%
Originale
20%
Recensioni
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Very good museum with a lot of history inside, loved it
This is a nice museum, but I would classify it more as a science museum, not specifically Galileo. Being a fan of science, I enjoyed it very much. You don't need more than 1.5-2 hours.