Ingresso al Monastero benedettino di San Nicola

Il monastero benedettino di Catania è un gioiello dell'arte siciliana del tardo barocco. Una comunità cassinese fondò il complesso nel 1558. La struttura originale fu modificata da due calamità naturali: l'eruzione del 1669 e il terremoto del 1693. Fu distrutto e ricostruito, oggi è un esempio di integrazione di diversi periodi storici. Visitandolo, potrai ammirare le trasformazioni causate dell'eruzione e dal terremoto, ma anche dall'uso civile a cui fu destinato dopo l'Unità d'Italia, e i risultati di un progetto di rinnovo condotto da Giancarlo de Carlo. 
Un tour guidato ti offre la possibilità di goderti il Chiostro orientale, costruito dopo il terremoto del 1693. Al centro del chiostro si trova il Caffeaos, un'eclettica edicola (gazebo). Accanto al Chiostro orientale potrai ammirare il Chiostro occidentale, chiamato anche Chiostro di marmo, a causa del marmo di Carrara utilizzato per le decorazioni, per il colonnato e per la fontana. Purtroppo, il terremoto del 1693 distrusse la maggior parte del chiostro, che fu ricostruito con un nuovo stile: il tardo barocco. La visita prosegue nel seminterrato del sedicesimo secolo, che oggi ospita l'odierna biblioteca dell'Università; all'interno, potrai ammirare due Case romane (Domus) grazie ad una struttura sospesa realizzata da Giancarlo de Carlo e perfettamente integrata nella struttura del monastero del XVI secolo. 
Al secondo piano potrai visitare il Coro di notte, con la sua gelosia, all'interno della Chiesa di San Nicola l'Arena, e il Giardino dei novizi, realizzato sulla lava del 1669. Il tour prosegue nelle cucine e nelle cantine, costruite da Giovan Battista Vaccarini, un architetto famoso nella Sicilia del XVIII secolo. La cucina ha una stufa centrale decorata con ceramiche variopinte e tre fori che comunicano con la cantina nel piano interrato. Le cantine mostrano un'affascinante relazione con la pietra lavica; per questo, vengono definite straordinari spazi per le loro misteriose qualità. Quasi tutte le strutture verticali (muri, colonne, archi) sono realizzate con pietra lavica, e sorgono, come saldate, dal pavimento creato dal fiume di lava. Sfruttando le caratteristiche della pietra lavica, Vaccarini realizzò una struttura reticolata che rende la cantina particolarmente affascinante e resistente.
Il tour termina alla Scalinata monumentale, un bellissimo ingresso con stucchi e bassorilievi che sembra l'entrata di un palazzo reale.